Il massaggio Othadam (tamponamento a caldo a secco) è una variante del Pindasweda. Ha un effetto terapeutico delicato, tridoshico e aromatico. E’ un tamponamento tiepido con sacchetti contenenti composti erbali e floreali, spezie, polveri o farine di cereali. Questo trattamento fa sudare molto ed ha proprietà rilassanti, depurative, antidolorifiche. L’ Ayurveda usa gli Othadam per dare sollievo in particolari circostanze quali: insonnia, crampi mestruali, stitichezza, mal di schiena, artrosi, colite, eccesso di liquido, raffreddore e sinusite.
Come poco sopra ho detto, il calore permette ai pori della pelle di dilatarsi e per questo motivo, spesso li utilizzo anche per i trattamenti al viso.
Minuscoli boli all’interno dei quali, asseconda del tipo di pelle da trattare, unisco impacchi diversi di polveri e fiori con proprietà lenitive e nutrienti, rinfrescanti e decongestionanti o purificanti.
Il primo passo consiste nello sdraiarsi sul lettino per consentire all’operatore di valutare, osservando la pelle, il tipo di squilibrio presente, per procedere poi alla preparazione dei fagottini.
Prima di iniziare il trattamento vero e proprio, viene effettuato un massaggio con olio per preparare la pelle al Potali vero e proprio.
Il massaggio quindi comincia sul corpo, con sacchetti grandi all’incirca come il pugno di una mano, che, riscaldati (a secco o con olio), vengono impugnati in entrambe le mani e utilizzati per compiere le manovre del massaggio. In genere si viene massaggiati prima da proni e poi da supini e le manovre partono sempre dalla parte inferiore del corpo a salire, con i movimenti specifici a seconda dello squilibrio individuato.
Il trattamento può essere a due mani, con un solo operatore, ma anche a quattro o a otto mani.
Per il massaggio al viso si usano fagottini più piccoli e non si praticano né percussioni né frizioni profonde, ma si agisce distendendo la pelle dall’interno verso l’esterno.
Il tutto dura 60-75 minuti se l’operatore è uno solo, 30-.40 se il massaggio è a quattro mani.