“Il Tao di cui si può parlare non è il Tao eterno.
Il nome che si può chiamare non è il Nome eterno.
Senza nome è l’eternamente reale.
Dare dei nomi è l’origine di tutte le cose particolari.
Libero dal desiderio, percepisci il mistero.
Prigioniero del desiderio, ne vedi solo le manifestazioni.
Eppure il mistero e le manifestazioni
sono generate dalla stessa sorgente.
Questa sorgente è chiamata oscurità.
Il buio dentro il buio.
La porta di ogni comprensione.”