UN’ORA DI MASSAGGIO A SETTIMANA ALLEVIA I SINTOMI DELL’ARTRITE

Secondo una nuova ricerca, anche solo 60 minuti di massaggio a settimana aiuterebbero ad alleviare il dolore e aumentare la capacità di movimento, i due principali problemi causati dall’artrite. Potresti provarlo in abbinamento ai farmaci e alla terapia che ti ha già prescritto il tuo medico. Se soffri di artrite, probabilmente assumerai già farmaci antinfiammatori o ti sottoporrai a iniezioni di cortisone. Insomma, avrai adottato tutti gli strumenti che avevi a disposizione per alleviare il dolore e rallentare la degenerazione della malattia. Ma accanto alle tradizionali terapie, un aiuto importante e con meno effetti collaterali rispetto alle medicine, può venire dal massaggio. Un nuovo studio ne raccomanda almeno un’ora a settimana. I ricercatori dell’Università di Duke, nella Carolina del Nord, hanno messo in luce come 60 minuti di massaggio possono non solo ridurre il dolore, ma anche aumentare la capacità di movimento delle articolazioni, che l’artrite riduce poco per volta. Per il loro studio, hanno preso in esame 200 pazienti affetti da questo disturbo e li hanno divisi in tre gruppi: il primo si sottoponeva a un massaggio periodico, il secondo a un tipo di manipolazione più leggera e il terzo seguiva solo le terapie tradizionali. Dopo due mesi, è stato proposto loro un questionario dove dovevano indicare il livello di dolore, rigidità muscolo-scheletrica e abilità fisiche, come salire le scale, alzarsi in piedi o sedersi. Quello che è emerso chiaramente è stato come un massaggio potesse migliorare significativamente le condizioni di salute dei pazienti, dalla riduzione del dolore all’aumento della capacità di movimento.

Il massaggio potrebbe ridurre l’uso dei farmaci, che hanno effetti collaterali sul tuo organismo. L’artrite infatti causa severe infiammazioni con relativo gonfiore alle articolazioni, che per questa ragione ti fanno male e diventano più rigide. Alcune ossa, in particolare quelle che devono farsi carico della maggior parte del peso del tuo corpo, come ginocchia e colonna vertebrale, risultano molto ridotte nella loro mobilità.Contro questi sintomi, sono sempre venuti in aiuto i farmaci. Alcuni di loro, però, a lungo andare possono risultare tossici per alcuni organi, come reni e stomaco.Naturalmente, non significa che tu possa fare a meno di farmaci e terapie tradizionali, ma con un’ora di massaggio a settimana potresti averne meno bisogno e riuscire comunque a limitare il progredire dell’artrite.

>Il consiglio dei ricercatori è quindi quello di abbinare il massaggio ai trattamenti che già stai seguendo, nella speranza che una terapia del tutto naturale possa favorire la riduzione nell’uso di farmaci che hanno un impatto così importante sul tuo organismo.

Campane Tibetane

Le campane tibetane sono utilizzate da migliaia di anni per recuperare la salute, ottenere benessere e rilassamento e per ottenere chiarezza mentale. Sapevi che la fisica contemporanea afferma che tutto è composto da vibrazione?
Che ogni cosa possiede una vibrazione specifica e che l’universo intero vibra? Immagina, quindi, l’enorme potere delle campane, del suono e della musicoterapia in tutte le sue applicazioni: per la salute, la mente e le emozioni.
Le campane tibetane autentiche sono composte da una lega di 7 metalli (oro, argento, rame, piombo, ferro, mercurio e stagno) che corrispondono ai 7 corpi celesti e ai 7 chakra.
Quelle di questa lega sono molto rare e soprattutto costose. Per questo è molto più facile trovarne con leghe minori di 3 o 5 metalli.
Ascoltandole per solo alcuni minuti, la pace interiore, il rilassamento e la chiarezza mentale che si sentono sono semplicemente straordinari. Anche se esistono molte leggende a proposito, non si sa bene quale sia l’origine delle Campane Tibetane.
Quel che è certo è che sono state utilizzate a fini terapeutici sia in medicina che in filosofia orientale già migliaia di anni fa. Secondo le Filosofie Orientali, qualsiasi alterazione della salute fisica, mentale e/o emozionale, è indice di un disequilibrio energetico, uno scompenso vibratorio. Quando determinate cellule cominciano a vibrare ad una frequenza diversa dal resto del corpo, queste cellule si ammalano.
In questo modo un malessere nel campo energetico vibrazionale se non armonizzato si “cristallizza” per poi manifestarsi nel campo fisico. Le campane tibetane hanno la capacità di modificare la struttura cellulare alterandone la vibrazione attraverso il principio di risonanza.
Questo principio indica la capacità delle vibrazioni più potenti di cambiare le meno potenti di altri oggetti e fare in modo che sincronizzino i loro ritmi con quelli del primo oggetto. Le vibrazioni interagiscono anche con le cellule del sistema nervoso e i neuroni, permettendo di raggiungere stati di coscienza più elevati, maggior chiarezza e armonia mentale.
La teoria sulla Risonanza dice che un suono armonico, bello e sano, finisce con il “contagiare” le vibrazioni più deboli o malate, alterando la loro struttura molecolare. Il potente suono delle campane permette alle nostre strutture molecolari di sincronizzarsi in una vibrazione salutare e armonica.

Cristallotecnica

L’uso dei cristalli è un’antica metodologia naturale che mira ad armonizzare e mantenere il benessere fisico, mentale e spirituale attraverso l’uso di pietre preziose e cristalli. Questi ultimi, infatti, sono in grado di emanare energie purificatrici, assorbibili dal corpo umano. Nell’universo, tutto ciò che siamo in grado di vedere e di toccare è composto di materia/energia, ma anche tutto ciò che non è visibile all’occhio umano è energia più o meno consistente. Esseri umani, animali, piante, minerali, allo stato solido, liquido o gassoso sono forme viventi che vibrano e si nutrono di energia e mutano in continuazione, proprio grazie all’azione vibrazionale alla quale sono continuamente sottoposte. In particolare i minerali costituiscono il maggior componente sia sul nostro pianeta che in tutto l’universo, e sono indispensabili alla sopravvivenza di tutto l’ecosistema. Fin dai tempi più antichi popoli che hanno abitato le varie parti della terra sono stati in grado di sfruttare l’energia emessa da pietre e cristalli per ottenere guarigioni e soprattutto per migliorare lo stato fisico, emozionale, mentale e spirituale degli organismi viventi. I minerali sono straordinarie strutture armoniche create dalla natura, capaci di riordinare, proprio secondo la personale struttura, qualsiasi forma di energia che gli passi attraverso. Le pietre e i cristalli assorbono ed emettono energia che cambia a seconda della loro forma, dei componenti chimici, del colore.

Trattamenti Esseni

Le cure essene sono un approccio terapeutico che utilizza il potere guaritore della luce e del suono così come il massaggio di punti energetici allo scopo di mantenere o ristabilire un equilibrio armonioso tra il corpo, l’anima e lo spirito. Queste cure agiscono ristabilendo la circolazione dell’energia che è stata perturbata dallo stress, la malattia, le forme pensiero negative e le difficoltà della vita quotidiana.Queste cure sono una forma molto antica di guarigione utilizzata  parecchi millenni or sono in Egitto e successivamente dagli Esseni che ne sono stati gli eredi. Gesù, questo grande guaritore, era membro della comunità essena. Queste cure sono di nuovo disponibili oggi grazie ad Anne Givaudan che ne ha ritrovato la memoria attraverso gli annali della Akasha. Gli annali della Akasha  sono comparabili, trasponendo i dati su un piano sottile, ad un enorme computer che immagazzinerebbe il passato del pianeta e di ciascuno dei suoi abitanti. Anne Givaudan è l’autrice e coautrice di una quindicina di lavori tradotti in parecchie lingue. I suoi libri sono degli insegnamenti sui mondi del dopo-vita e le principali domande delle nostre attuali vite. L’augurio è che le sue scoperte e contatti contribuiscano a far ritrovare a ciascuno la sua vera natura: pluridimensionale e senza limite. Attraverso i suoi stages, si impegna a fare scoprire le cure essene, approccio terapeutico al contempo millenario e molto attuale, affinché ciascuno sia in grado di ricostruire il suo essere vero ed integro. Per tutte le persone desiderose di prendere in mano la salute della propria anima quanto quella del proprio corpo fisico aprendosi al processo di guarigione generato dalle cure essene. Non c’è limite d’età per ricevere una cura, giovani e meno giovani possono trarne beneficio tanto quanto i malati ed i benestanti.
Un essere che soffre non soffre per caso. Apprende tramite la prova che attraversa e cresce perché, ben spesso le prove sono dei regali che facciano a noi stessi, per andare più lontano in noi ed al di là di noi. La sofferenza non è una fatalità e certi mondi non la conoscono più. Un incidente o una malattia sono dei segnali per farci sentire che una parte di noi non è in accordo con un’altra. Sono degli appuntamenti imposti dalla nostra vita sopra-cosciente che diventeranno dei trampolini, quando li avremo compresi e risolti. Può succedere ben inteso che una sofferenza troppo grande ci faccia chiudere in noi stessi e rallentare la nostra marcia. La nostra guarigione ci appartiene. Il terapeuta è solamente uno strumento attraverso cui l’energia passa, permette di prendere quota  rispetto al nodo del problema.  Ci fornisce sia i mattoni sia il cemento che ci permetteranno di ricostruirci, ma mai  potrà farlo al nostro posto, percorrere la nostra strada, perché questo, noi siamo i soli a poterlo fare.

Geopatie

Evitare lo stress da geopatia è possibile con alcuni accorgimenti in casa.
Il principale è quello di evitare le zone disturbate da
campi elettromagnetici, per esempio spostandovi dei mobili.
Un altro consiste nell’applicare dei materassini di sughero sotto tutta la superficie del letto, per deviare i raggi nocivi almeno durante il sonno.
È utile anche posizionare accanto al letto un pezzo di allume di rocca (buono anche per l’igiene personale) che andrà sciacquato ogni giorno sotto l’acqua corrente, avendo cura di non metterlo sotto il letto perché peggiorerebbe la situazione.

Il sonno è la fase più esposta allo stress geopatico e allo stress elettromagnetico perché ci vede inermi in balia delle onde elettromagnetiche, sia quelle generate da fattori esterni legati all’attività umana (cavi e fili elettrici, compresi quelli nascosti nei muri, elettrodomestici e dispositivi vari…) sia quelle generate da una geopatia vera e propria connessa alla presenza di condizioni particolari nel sottosuolo.
È dimostrato che il corpo umano, per potersi liberare dalle tossine durante il sonno, necessità di condizioni alcaline. I campi elettromagnetici invece aumentano l’acidità, cioè la situazione opposta.

Dalla profondità della Terra proviene una radiazione naturale che nella normalità non disturba l’attività degli esseri viventi, uomini, animali e piante.
Questa radiazione però diventa nociva quando incontra i campi elettromagnetici, anche se deboli, creati da vene d’acqua o crepe sotterranee o da certe concentrazioni minerarie.
Quando questo avviene si parla di
geopatia e la conseguenza dell’esposizione è uno stress geopatico che si può manifestare in mal di testa, incubi, insonnia, stanchezza e depressione, crampi e tensione oculare.

Gli animali hanno una sensibilità accentuata nei confronti delle radiazioni telluriche e il loro comportamento è da sempre considerato rivelatore della presenza di geopatie.
I pastori, soprattutto quelli di una volta, sanno che gli animali al pascono tracciano dei sentieri di sicurezza per evitare
zone geopatiche, ed è risaputo che gli allevatori e i contadini di una volta guardavano il comportamento degli animali prima di decidere dove costruire la fattoria.
Gli animali però hanno reazioni diverse.
Del vostro cane vi potete fidare: le sue zone preferite in casa saranno quelle libere da irraggiamenti nocivi.
Attenti invece al gatto, che va interpretato al contrario: questo animale ama le sollecitazioni sotterranee e se ve lo ritrovate sempre nello stesso punto del letto forse è il caso di cambiare posizione.

Anche la flora, secondo alcuni studiosi, può rivelare l’esistenza di condizioni di stress geopatico. Alberi contorti, mancanza di frutti o la tendenza di alcune piante a essere colpite dai fulmini sono i sintomi più noti.

Cromotecnica

In assenza della luce solare non ci sarebbe alcuna forma di vita… e poiché la luce del sole è così importante per gli esseri umani, possiamo usarla per riequilibrarci e ritornare ad uno stato di salute e benessere. Infatti quando è carente la luce solare l’effetto sul corpo può essere spaventoso, e causare importanti e variegati malesseri esattamente come la mancanza di cibo sano, aria fresca e acqua pulita.

La luce solare, privata degli ultravioletti e usata in modo specifico, produce uno stimolo intenso e diretto a favore dei processi rigenerativi, come un attivatore e un regolatore dei processi biologici che aiutano l’organismo a rigenerare, riequilibrare e quindi guarire se stesso.
Gli esseri umani hanno bisogno di un’ampia gamma di frequenze per il proprio benessere fisico, emozionale e mentale, e come insegna la cromotecnica , quando uno dei nostri organi non è in equilibrio è possibile “rimetterlo a punto ” assorbendo nei nostri corpi l’energia del colore corrispondente, che fornisce una informazione ordinante e regolatrice.

Anche il colore quindi, come pura vibrazione isolata dallo spettro solare, rappresenta un tipo di riequilibrio assolutamente naturale e inoffensivo: così come vitamine e sali minerali diversi hanno effetti differenti sul nostro corpo, lo stesso avviene per ciascuna lunghezza d’onda della luce.
Una convinzione alla base dei tradizionali metodi di guarigione è che ogni organo abbia una sua specifica frequenza di vibrazione e che la malattia sia la risposta naturale del corpo alla tensione adattativa rispetto a fattori di origine chimica, meccanica, termica, biologica. La risposta provoca un cambiamento nella frequenza dell’energia, che influenza lo stato di funzionamento e di salute di ogni organo.
Questi concetti appartengono a un’antica terapia naturale, nota e praticata già presso gli antichi Egizi, che utilizzava la luce i pigmenti e le polveri colorate per aggiungerle alle sostanze medicamentose, ma anche in Oriente, in particolare in Cina, India e Tibet era ed è praticata per riequilibrare le disarmonie che influiscono sulle comuni difficoltà.

Questa disciplina oggi studia quindi il nostro rapporto con la luce e con i singoli colori in ogni aspetto della vita e del benessere, e utilizza in modo specifico e mirato lo spettro completo della luce solare, applicazioni di singoli colori, acque solarizzate e gemmizzate per ottenere uno stato di benessere psichico e fisico.
Aiuta la persona nella scelta dei colori dell’abbigliamento, della casa e dei cibi che conducono al miglioramento della qualità della vita quotidiana, famigliare o professionale.
Un riequilibrio naturale e efficacissimo, allevia i dolori, ristabilisce la salute, senza usare medicinali.

TRATTAMENTO LINFATICO AYURVEDICO: NEERABHYANGAM

Depurazione e benessere sono gli obiettivi di questo massaggio dedicato all’eliminazione delle tossine e scorie del nostro organismo, dall’antica tradizione indiana. Utile in casi di ritenzione idrica, depositi di tossine e cellulite.

Il massaggio della linfa, che porta con sé tutti gli scarti delle nostre funzioni vitali, è una grande risorsa dell’Ayurveda per riattivare completamente la nostra circolazione linfatica, evitando accumuli negativi e ristagno di tossine.

Il sistema linfatico, infatti, lavora incessantemente per ripulire l’organismo dalle impurità, come fosse un filtro in grado di depurarlo. Seguendo questa metafora, ogni filtro che si rispetti va agevolato, per evitare che funzioni in modo errato.
Nella tradizione del massaggio ayurvedico linfatico Neerabhyangam, dei movimenti lenti e costanti, forniscono la stimolazione della linfa per raggiungere i luoghi di depurazione, le stazioni linfonodali in grado di depurare al meglio il corpo.

Questo trattamento dona anche nuova energia e vitalità al corpo, con una propensione a far circolare il prana o respiro, in tutto il corpo, eliminando i blocchi energetici.
La ritenzione della linfa, purtroppo, è frequente e possibile; per questo è fondamentale evitare che sosti in modo inadeguato tra i tessuti, provocando cellulite ed edemi.
Agendo sulla muscolatura, veicolo primario, il massaggio Neerabhyangam permette di annullare l’eccesso dei fluidi densi di tossine.

Questo Trattamento evita l’insorgere del Dosha Kapha in eccesso, ovvero l’energia tipica delle persone che sono ferme a livello sia fisico che mentale, paurose rispetto ai cambiamenti e poco attive, da ogni punto di vista.
Il massaggio Neerabhyangam presenta della manovre semplici da effettuare e un riscontro immediato dei risultati. I movimenti sono lenti, spiraliformi e concentrici, e toccano i vasi linfatici in modo delicato, essendo più fini dei vasi sanguigni.
I benefici maggiori si evidenziano nel caso di ritenzione idrica e cellulite, dato che il metabolismo tornerà lavorare in modo corretto evitando la comparsa del gonfiore su glutei, addome o gambe, legato all’accumulo di liquido interstiziale nei tessuti.

Fin dalle prime sedute, si proverà un grande sollievo degli arti, dell’organismo e una sensazione di forte ricarica energetica, leggerezza e buonumore – già perché nei trattamenti ayurvedici viene stimolata anche la produzione di endorfine!

Gli effetti riguardano pure il rilassamento e la dolcezza energetica, fondamentale per chi pratica e riceve il trattamento ayurvedico. È consigliato a tutti, persino alle donne in gravidanza, che però devono ricevere dei trattamenti mirati al loro stato.

Tra le controindicazioni, viene sconsigliato solo nei casi di flebiti, insufficienza cardiaca, asma grave e tumori.

Trattamento Cranio-Sacrale

Il Sistema Cranio Sacrale è alla base della salute del nostro corpo. Questa capacità ritmica intrinseca, definita “impulso ritmico craniale” è responsabile degli impulsi che, in condizioni di buona salute, sono periodici, equilibrati e determinano movimenti ritmici in tutta la struttura corporea. Sono percepibili attraverso una palpazione manuale.

Quando l’organismo è in disequilibrio, i movimenti cranio sacrali sono alterati.
Questa tecnica consente quindi di intervenire sull’intero organismo stimolando e assecondando il naturale ritmo cranio sacrale con un tocco leggero sulle ossa craniche e sulla colonna vertebrale.

Nasce con W. G. Sutherland, che scoprì come le ossa del cranio fossero capaci di un movimento di “respirazione cranio-sacrale”: le ossa del cranio sono dotate di un movimento “respiratorio” quasi impercettibile.
Circa trent’anni fa, nel corso di un intervento chirurgico osservò un movimento delle membrane che avvolgono il cranio, fino ad allora mai rilevato. I suoi studi portarono alla scoperta del ritmo cranio-sacrale che garantisce la costante nutrizione del cervello e che si modifica in presenza di patologie organiche o in seguito a traumi, fisici o psicologici.

Il sistema Craniosacrale è composto da elementi in apparenza eterogenei fra loro eppure è considerato una vera e propria unità funzionale in grado di interagire con le altre strutture corporee.
Prende il suo nome dalle ossa che, insieme alle vertebre, circondano il sistema nervoso, cioè le ossa del cranio e l’osso sacro.
Il cervello e il midollo spinale sono ricoperti da membrane protettive che formano una sorta di involucro nel quale circola il liquido cerebrospinale.
Questo liquido viene prodotto e riassorbito all’interno della scatola cranica creando un ritmo, che si propaga in tutto il corpo come un movimento leggerissimo, anche nelle zone periferiche, attraverso la fascia connettivale.
Le maree craniosacrali non si percepiscono molto facilmente e solo un “ascoltatore” attento è in grado di farlo e di “sentire” e rimuovere traumi, tensioni, “ferite” e “cicatrici” che si sono accumulate nella nostra vita con il passare degli anni.

Le tecniche craniali agiscono riequilibrando questo ritmo e riarmonizzando tutte le funzioni organiche e lo stato psichico.
L’apposizione delle mani effettuata va ad agire in maniera profonda sul sistema nervoso, inducendo uno stato di benessere generale, a livello fisico ed emotivo, influenzando anche il sistema ormonale e quello immunitario.

Si tratta quindi di una tecnica molto dolce e non invasiva che ci aiuta a eliminare blocchi psichici e di conseguenza fisici.
Perché ogni limitazione, sia essa mentale o fisica, interferisce con il libero movimento “respiratorio” delle nostre ossa.
Migliora la postura, lo stato dei muscoli, dell’apparato gastroenterico e della respirazione.

Riflessologia Facciale

La riflessologia facciale è un massaggio che sfrutta punti specifici sul viso per intervenire su organi e apparati.

È una tecnica di massaggio zonale applicato sul viso del soggetto.

Massaggiando le zone riflesse del volto, è possibile trattare disturbi di organi e parti del corpo.

Secondo la riflessologia, oltre al sistema nervoso e al sistema dei meridiani, il corpo umano è percorso da un sentiero riflessologico secondo cui ogni stimolo è seguito da una risposta organica.

Ogni parte del corpo riflette l’insieme dell’organismo e per ogni organo corrisponde un punto riflesso in una specifica area della pelle.

Tecnicamente, la riflessologia facciale si differenzia dall’agopuntura in quanto non utilizza aghi.

Si serve di strumenti ad hoc quali bastoncini dalla punta arrotondata oppure, per pressioni meno forti, la riflessologia facciale utilizza il semplice tocco delle dita.

Nel volto ci sono le nostre abitudini, la forma fisica, lo stato di salute.

La riflessologia facciale è una semplice tecnica in grado di rinforzare le difese naturali e risvegliare l’energia tramite la stimolazione dei punti sul viso.

Grazie alla microstimolazione, ottiene maggiore elasticità della pelle e ritarda i segni dell’invecchiamento.

Per queste applicazioni, può tranquillamente essere eseguita a casa in maniera autonoma. Ma non è tutto.

Grazie alle corrispondenze tra viso e organi e apparati, la riflessologia facciale è in grado di intervenire su specifici disturbi lontani dal viso.

È consigliabile consultare prima il proprio medico, in presenza di malattie serie.

La riflessologia facciale può essere utile nel trattamento di alcuni disturbi comuni, quali mal di testa, sinusite, dolore cervicale, coliche, dolori mestruali, ansia, attacchi di panico, cellulite, ritenzione idrica e gonfiore alle gambe.

Aiuta in casi di difficoltà digestive, disturbi dell’emotività e problemi respiratori.

Il massaggio riflessologico sul viso viene spesso utilizzato come azione di supporto alle terapie tradizionali.

Massaggio Classico Svedese

Il massaggio svedese, anche noto come massaggio classico, è un tipo di massaggio di origine occidentale, inventato nel Settecento dal ginnasta, medico e fisioterapista svedese Pehr Henrik Ling e successivamente formalizzato dal medico danese Johan Mezger.

Esso è considerato da molti come alla base del massaggio occidentale; infatti l’ideatore svedese, il dottor Ling, è stato il primo a organizzare e a gettare le basi scientifiche del massaggio occidentale, traendo ispirazione dal più vecchio massaggio orientale cinese ed elaborandolo grazie alle sue competenze di medico e fisioterapista.

Queste basi, verranno poi ulteriormente formalizzate dal dottor Mezger, studioso del lavoro di Ling.

Proprio per il suo essere alla radice del moderno massaggio occidentale e punto di partenza per tutte le tecniche da esso derivate, il massaggio svedese è in genere il primo che viene insegnato ai massaggiatori e alle massaggiatrici che intendono iniziare la professione.

Un massaggiatore che conosce il massaggio Svedese sa effettuare un massaggio efficace, dai provati benefici, e sa come applicarlo consapevole dell’anatomia umana.

Il massaggio svedese si riceve da sdraiati, su apposito lettino, con l’ausilio di olii che favoriscono lo scorrimento delle mani sul corpo di chi lo riceve.

I movimenti che il massaggiatore effettua sono le seguenti: sfioramento leggero e profondo, frizione, impastamento superficiale e profondo, tamburellamento, vibrazione e trazione.

Il massaggio svedese, a seconda dello stile del massaggiatore e delle preferenze di chi lo riceve, può essere sia molto delicato e lento, sia più energico.

Il massaggio svedese infatti è un massaggio particolarmente completo, che ben si declina a seconda delle esigenze delle persone coinvolte: in ogni caso, gli effetti del massaggio svedese sono rilassamento generale, riduzione della rigidità dei muscoli, miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica.

Dopo un bel massaggio, ci si sente pieni di energie e rinvigoriti.

Insomma, il massaggio svedese è anti stress, anti ritenzione idrica, rassoda e tonifica l’intero organismo!

Come per ogni massaggio, a prescindere dalla tipologia, la vera differenza la fa il massaggiatore.