Basta sedersi davanti ad un apparecchio “ Bol d’air Jacquier” e respirare con calma il flusso d’aria per introdurre in pochi minuti milioni di molecole di PaP.
Quest’aria arricchita percorre piacevolmente le vie respiratorie fino agli alveoli polmonari che rappresentano la soglia d’ingresso nel sangue.
A questo livello, poiché l’ossigeno è poco solubile nel plasma, per essere captato e trasportato nel sangue, ha bisogno di essere fissato dall’emoglobina contenuta nei globuli rossi, formando grazie al ferro il complesso ossiemoglobina.
I PaP inalati si legano anch’essi all’emoglobina del globulo rosso, per formare un complesso chiamato “perossiemoglobina”.
Tuttavia il PaP, una volta a contatto dei radicali prostetici dell’emoglobina del sangue sotto l’azione del ferro libera ossigeno attivo o monoatomico.
L’ossigeno monoatomico liberato è rapidamente utilizzato per migliorare le combustioni fisiologiche.
L’ossido rimarrà invece provvisoriamente legato all’emoglobina.
Il complesso ossido di alfapinene/emoglobina viene rapidamente riossigenato e ricostituisce la perossiemoglobina che, grazie alla sua instabilità, continua a liberare a vantaggio della respirazione cellulare ossigeno monoatomico.
IL COMPOSTO TERPENICO SPECIALE BOL d’AIR
Il composto speciale messo a punto dal laboratorio Holiste è garantito esente da δ-3 carene e proviene dalle lande francesi e dal Portogallo.
RACCOLTA PINUS PINASTER
I BENEFICI DEI PINENI
—I grandi medici dell’antichità utilizzavano l’olio essenziale (HE) del pino nelle malattie respiratorie, nella litiasi biliare, nella cistite, nella gotta e nelle nevralgie.
—In aromaterapia, l’HE viene utilizzato per uso esterno come antalgico, disinfettante, revulsivo e antiparassitario. Per uso interno come antireumatico, vermifugo, antireumatico, antispasmodico, emostatico, diuretico e nelle infezioni delle vie uro-genitali e polmonari.
—Un tempo i sanatori venivano costruiti nei boschi di pino, lontano dall’inquinamento, ad una certa altitudine e in posizione soleggiata.