Le Rune.
I termini con cui si identificano le Rune del ‘futhark’ antico o germanico sono in realtà una ricostruzione effettuata da gottologi e runologi, di quello che dovevano essere nella lingua degli antichi Indoeuropei.
Ciò vale soprattutto per il loro significato, in particolare nei due casi (Ingwaz e Algiz) corrispondenti a Rune che non rappresentano valori fonetici che ricorrevano in inizio di parola nell’antica lingua germanica. Le convenzioni fonetica internazionali prescrivono l’apposizione di un asterisco (*) prima delle parole ricostruite.
Le Rune antiche germaniche sono in tutto 24, suddivise in 3 ‘aett’ (pl. ‘aettir’), o gruppi di 8 rune ciascuno. Ogni aett è dedicata ad una divinità del pantheon germanico: nell’ordine Frey, Heimdall e Tyr.