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Ghee – Burro Chiarificato

Il Ghee (o burro chiarificato) è un’antichissima ricetta ayurvedica derivata dal burro. Si tratta essenzialmente di burro dal quale è stata tolta l’acqua e la componente proteica in esso contenute.

Si tratta essenzialmente di burro dal quale è stata tolta l’acqua e la componente proteica in esso contenute.

Informazioni ayurvediche: la cucina ayurvedica usa il ghee al posto del burro e dell’olio per cucinare, friggere e arrostire, perché si può scaldare e cuocere senza che diminuiscano o si perdano le sue proprietà.

Non necessita di refrigerazione. L’ayurveda considera il Ghee un Rasayana e cioè uno dei mezzi più efficaci per mantenersi giovani e in grado di favorire la rigenerazione delle cellule.

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Il Ghee pacifica Vata e Pitta e aumenta il fuoco digestivo.

Il Ghee favorisce la funzione fisiologica della digestione. Contribuisce a contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi.

È un alimento che nutre e dà sostegno a tutti i sette tipi di tessuti del corpo. Agisce favorevolmente sulla funzionalità del sistema nervoso, contribuendo a mantenere la mente calma, facilita l’apprendimento mnemonico e stimola i processi intellettivi.

Consigli d’uso: Applicato la sera sotto i piedi, aiuta ad avere un sonno salutare. Se applicato sugli occhi stanchi, aiuta a togliere l’affaticamento e rafforza la vista. È consigliabile usarlo anche come struccante.

Bere acqua calda

 

Bere acqua calda: i benefici di un segreto millenario dimenticato

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L’acqua è la prima medicina per il corpo, ma metà della popolazione umana non prende mai in considerazione l’idea di berne un po’.

L’altra metà invece si costringe a berne tanta a temperatura ambiente solo perché ha sentito dire che fa bene.

Ai più sfugge che l’acqua così, è metabolizzata con difficoltà e ha un effetto molto negativo: raffredda, gonfia e sovraccarica i reni facendoli lavorare oltre misura, indebolendo ogni giorno la nostra essenza vitale.

Al contrario, bere troppo poco, danneggia il nostro organismo, gli impedisce di svolgere le sue funzioni, ma spesso tendiamo a sottovalutarlo.

In questo articolo scopriremo insieme qual è il modo più salutare di bere l’acqua, la più antica medicina per il nostro corpo.

Anche l’acqua va digerita

Trasformare il cibo è un processo che assomiglia ad una vera e propria cottura.

Ogni cosa nel nostro corpo, finché siamo in vita, accade attraverso ed in ragione del calore.

Ogni reazione chimica, l’attivarsi degli enzimi digestivi, l’assorbimento dei nutrienti, tutto richiede calore.

Il freddo, al contrario, impedisce ogni processo, blocca ogni meccanismo e quando penetra in profondità decreta la morte del corpo.

Anche la digestione si sottomette a questa fondamentale prima legge.

Tutta la fase digestiva, compresa anche quella dell’acqua, richiede la giusta dose di calore, una temperatura di 38 gradi.

Questo, tradotto nella vita di tutti i giorni, significa che se bevi una bibita ghiacciata o mangi una grande insalatona oppure uno yogurt preso direttamente dal frigorifero, o qualsiasi altro cibo crudo, freddo e secco, sarà in ogni caso difficilissimo per te da essere digerito.

Utilizzi solo una millesima frazione dei potenziali nutrienti, tutto il resto sono scorie mal digerite che si vanno ad accumulare come materiale di scarto, tossine che trattieni e che ti indeboliscono ogni giorno di più.

Ecco perché noi consigliamo di consumare l’80/90% degli alimenti cotti, caldi e, soprattutto l’acqua, è fondamentale berla calda.

Il segreto dell’acqua calda

Sì, anche l’acqua, regina di tutte le bevande, non si sottrae a questa fondamentale legge del calore e deve essere calda, se vuoi che venga davvero assorbita.

Una bella tazza di acqua calda non solo è la maniera perfetta per idratare il tuo corpo, ma è l’unico modo per dissetare le cellule e lavare via le tossine.

È il primo ed unico cambiamento che ha fatto una differenza enorme nella vita e nella salute di tantissime persone che negli anni si sono avvicinate ad Energy Training.

È il nostro segreto dei segreti!

Chi ha scoperto l’acqua calda?

Bere acqua calda è un segreto millenario: è patrimonio delle antiche medicine tradizionali.

È strettamente connessa alla digestione e alle tre capacità dell’apparato digerente di trasformare il cibo, distribuire il nutrimento e l’energia, eliminare le tossine e tutto ciò che non viene utilizzato.

Un processo di trasformazione che secondo la Medicina Tradizionale Cinese, può avvenire solo attraverso il calore.

L’acqua fredda o a temperatura ambiente non è affatto digeribile dal nostro stomaco, ne rallenta la digestione.

Dall’intestino tenue giunge nei reni in modo diretto, raffreddandoli in modo pericoloso, gonfiandoli e affaticandoli.

Gli insospettabili benefici dell’acqua calda

Basta solo provare e se farai tua questa abitudine tanto semplice quanto potente, godrai di enormi benefici.

L’acqua calda rilassa, calma e distende le pareti dello stomaco

Se assunta 15/20 minuti prima di un pasto, prepara lo stomaco alla digestione e se continuiamo a berla durante tutto il giorno, regala enorme sollievo a bruciori, gastrite e reflusso.

L’acqua calda dona una grande idratazione all’intestino

La stitichezza è un problema molto comune, caratterizzato da movimenti intestinali poco frequenti e difficoltà nel transito delle feci.

L’acqua calda ne combatte la secchezza, le idrata e le rende morbide, più facili da essere espulse.

L’acqua calda penetra nei tessuti del corpo

Porta morbidezza, elimina rigidità e contratture.  Contribuisce così all’idratazione, disintossicazione, rilassamento e pulizia degli organi, diminuendo la ritenzione idricala cellulite e tutte le patologie della pelle, acne compresa.

L’acqua calda rinforza e mantiene in salute i tuoi reni

Li rende più tonici, contribuisce a diminuire i dolori alla bassa schiena e alla diminuzione della necessità di urinare troppo di frequente, soprattutto di notte.

Un apporto maggiore di acqua aumenta il volume di urina che passa attraverso i reni, diluendo così la concentrazione dei minerali in modo che hanno meno probabilità di cristallizzarsi e di formare grumi, i temuti calcoli.

L’acqua calda è un valido aiuto contro il mal di testa

La disidratazione è causa di mal di testa ed emicrania in alcune persone.

Questo dipende anche dalla natura del mal di testa, ma in molti casi è sufficiente idratarsi ed eliminare alimenti molto riscaldanti come caffè, arancia e cioccolato per vedere dei miglioramenti significativi.

Se sei disidratato anche le funzioni cerebrali ne risentono e bere acqua calda migliora la tua energia e le funzioni del cervello.

Ci sono infine altri due altri validi motivi per cui dovresti bere acqua calda.

  1. Aumenta la tua consapevolezza a tavola: è ottima per aiutarti a tenere a bada il senso di fame ed è un’alleata nel dominare quella nervosa e nel non ricorrere agli spuntini tra un pasto e l’altro.
  2. Non ha un impatto sulla tua spesa: è facile da implementare, richiede solo una buona acqua oligominerale con un basso residuo fisso, un thermos ed un bollitore elettrico, come approfondiremo tra un po’.

Come distribuire l’acqua calda nell’arco della giornata

A questo punto ti starai chiedendo: quanto, come e quando devo bere?

Per non eccedere e non creare squilibrio nel corpo, l’ideale è che tu beva un litro e mezzo di acqua calda al giorno, due litri se sei in fase di disintossicazione, rigorosamente lontano dai pasti per non annacquare i succhi gastrici.

Puoi bere un piccolo infuso eventualmente in conclusione, ma è preferibile un po’ dopo e non troppo a ridosso del pasto.

La quantità d’acqua da bere durante la giornata può variare a seconda delle tue abitudini di vita, alimentari e del clima.

Inizia con una tazza al mattino, appena sveglio. La prima tazza del mattino è meglio che sia semplice acqua.

Poi bevine una ogni due ore, nel corso della giornata, lontano dai pasti. Bevi semplice acqua calda o divertiti a bere infusi caldi non dolcificati.

A che temperatura dev’essere l’acqua? Dev’essere tiepida, circa 37° o 38°.

Come fai a ricordarti di bere?

Utilizza la suoneria del cellulare e metti una sveglia ogni due ore, così non ti dimenticherai e gradualmente diventerà un’abitudine automatica.

L’acqua calda ha un cattivo sapore?

A volte capita che le persone abbiano un vero rifiuto nell’accettare di iniziare a bere acqua calda, dovuto al sapore che sentono essere sgradevole.

Non dipende dal tipo di acqua, ma è il segnale che il corpo ha un bell’accumulo di tossine nel cavo orale e non va sottovalutato, anzi, è una spinta in più a perseverare.

L’acqua calda sarà fondamentale per lavare via le tossine e man mano che l’organismo si depurerà, scomparirà anche il cattivo sapore.

Nell’attesa si può aggiungere qualche goccia di limone all’acqua calda o usare infusi dal sapore più gradevole.

Tanta acqua uguale tanta pipì?

In realtà dopo qualche settimana di uso quotidiano ti accorgerai che urini meno e non hai più urgenza di scappare in bagno.

Questo è il segno che i reni si sono tonificati e che l’acqua svolge un buon viaggio all’interno del corpo prima di essere eliminata.

Bere acqua calda in pratica

acqua calda

Una delle prime domande che in genere ci facciamo quando pensiamo di introdurre tra le nostre abitudini è chiederci:

“Come faccio a bere acqua calda mentre sono fuori o in ufficio?”

La risposta è molto semplice, basta un minimo di organizzazione ed il gioco è fatto

Procurati un thermos  (lo trovi anche nel nostro shop online), infilalo in borsa e portalo sempre con te.

Nell’acquisto del Thermos assicurati che sia in acciaio Inox, senza BPA e idoneo alla normativa EN12546-1:2000 (“Materiali e articoli a contatto con i prodotti alimentari –  contenitori isotermici per uso domestico”).

A casa, per facilitare la preparazione, puoi acquistare un bollitore elettrico in acciaio, non ti serve nient’altro.

Conclusione

Bere acqua calda può sembrare un’abitudine bizzarra e probabilmente incuriosirà molto chi ti vedrà portare sempre con te il thermos.

Gli adulti penseranno che sei un drogato di caffè e i bambini ti guarderanno stupiti e incuriositi e non smetteranno di farti domande.

Potrai sentirti a disagio all’inizio, ma presto ne sarai fiero e il disagio lo proverai nel momento in cui te lo dimentichi, perché bere acqua calda, è amore a prima vista.

I suoi benefici sono così potenti che potrai fare a meno di tutto ma non di lei.

Non devi credere a me, ma quello che ti dirà il tuo corpo, se ti concederai il lusso di provare e spolverare questa millenaria abitudine troppo spesso dimenticata.

TRATTAMENTO LINFATICO AYURVEDICO: NEERABHYANGAM

Depurazione e benessere sono gli obiettivi di questo massaggio dedicato all’eliminazione delle tossine e scorie del nostro organismo, dall’antica tradizione indiana. Utile in casi di ritenzione idrica, depositi di tossine e cellulite.

Il massaggio della linfa, che porta con sé tutti gli scarti delle nostre funzioni vitali, è una grande risorsa dell’Ayurveda per riattivare completamente la nostra circolazione linfatica, evitando accumuli negativi e ristagno di tossine.

Il sistema linfatico, infatti, lavora incessantemente per ripulire l’organismo dalle impurità, come fosse un filtro in grado di depurarlo. Seguendo questa metafora, ogni filtro che si rispetti va agevolato, per evitare che funzioni in modo errato.
Nella tradizione del massaggio ayurvedico linfatico Neerabhyangam, dei movimenti lenti e costanti, forniscono la stimolazione della linfa per raggiungere i luoghi di depurazione, le stazioni linfonodali in grado di depurare al meglio il corpo.

Questo trattamento dona anche nuova energia e vitalità al corpo, con una propensione a far circolare il prana o respiro, in tutto il corpo, eliminando i blocchi energetici.
La ritenzione della linfa, purtroppo, è frequente e possibile; per questo è fondamentale evitare che sosti in modo inadeguato tra i tessuti, provocando cellulite ed edemi.
Agendo sulla muscolatura, veicolo primario, il massaggio Neerabhyangam permette di annullare l’eccesso dei fluidi densi di tossine.

Questo Trattamento evita l’insorgere del Dosha Kapha in eccesso, ovvero l’energia tipica delle persone che sono ferme a livello sia fisico che mentale, paurose rispetto ai cambiamenti e poco attive, da ogni punto di vista.
Il massaggio Neerabhyangam presenta della manovre semplici da effettuare e un riscontro immediato dei risultati. I movimenti sono lenti, spiraliformi e concentrici, e toccano i vasi linfatici in modo delicato, essendo più fini dei vasi sanguigni.
I benefici maggiori si evidenziano nel caso di ritenzione idrica e cellulite, dato che il metabolismo tornerà lavorare in modo corretto evitando la comparsa del gonfiore su glutei, addome o gambe, legato all’accumulo di liquido interstiziale nei tessuti.

Fin dalle prime sedute, si proverà un grande sollievo degli arti, dell’organismo e una sensazione di forte ricarica energetica, leggerezza e buonumore – già perché nei trattamenti ayurvedici viene stimolata anche la produzione di endorfine!

Gli effetti riguardano pure il rilassamento e la dolcezza energetica, fondamentale per chi pratica e riceve il trattamento ayurvedico. È consigliato a tutti, persino alle donne in gravidanza, che però devono ricevere dei trattamenti mirati al loro stato.

Tra le controindicazioni, viene sconsigliato solo nei casi di flebiti, insufficienza cardiaca, asma grave e tumori.

Rasayana: per rafforzare la Mente e il Corpo

Rasayana, un pilastro fondamentale della scienza ayurvedica, è la scienza che ci insegna a preservare e mantenere la nostra saluta anche in età avanzata. Non solo aggiunge anni alla vita, ma soprattutto vita agli anni

Gli  antichi testi definiscono il Rasayana come ciò che “…ha per suo scopo il prolungamento della vita umana, la freschezza e il ringiovanimento della memoria e degli organi vitali dell’uomo. […] ricette che rendono l’uomo in grado di trattenere la sua virilità e il suo vigore giovanile fino ad età avanzata e che servono generalmente a rendere il sistema umano invulnerabile alle malattie e alla decadenza” (Sushruta Sutra, I).

Rasayana della Maharishi Ayurveda, preziose ed antiche formulazioni utilizzate per ravvivare l’intelligenza e portare equilibrio al livello più profondo della mente e del corpo, utilizzando l’intelligenza della natura contenuta nelle piante.

Continua la lettura di Rasayana: per rafforzare la Mente e il Corpo

Rinite allergica – consigli naturali……

 RINITE ALLERGICA – LVS

Le giornate diventano piú lunghe e si sente giá qualche uccellino al mattino. Per poter gioire appieno di questi momenti veramente importanti della vita, la dott.ssa Veronica M. Piesch consiglia ai pazienti affetti da Rinite allergica di cominciare giá 1-2 mesi prima dell’esposizione all’allergene con la seguente terapia:

  • Rimedio base: LVS n. 24

1-2 settimane prima dell’esposizione al rispettivo allergene inalativo si aggiunge il

  • Rimedio specifico: LVS n. 22

POSOLOGIA

Bambini  1-5 anni 2-3 volte/d, 5 gtt/volta
Bambini 5-10 anni 2-3 volte/d, 10 gtt/volta
Ragazzi 10-15 anni 2-3 volte/d, 15 gtt/volta>
Adulti, costituzione ‘normale’ 2-3 volte/d, 20-30gtt/volta
Adulti, costtuzione  ‘forte’ 3 volte/d, 30-40gtt/volta

Terapia additiva in caso di reazione acuta dopo l’esposizione al rispettivo allergene inalativo:

  • LVS n. 22: ogni 30 min ( adulti: 20 gtt, bambini 5-15 gtt)
  • LVS n. C 94: frizionare 7 gtt nella fossa cubitale dx e 7 gtt nella fossa cubitale sx (2-3 volte,a distanza di 30 min)

Polipi nasali/sinusite cronica/sindromi influenzali nel periodo della rinite allergica:

In caso di mucose orofaringee infiammate e/o gonfie nel periodo di presenza e contatto con allergeni: consiglio in combinazione alla suddetta terapia base con la n. 24, una terapia disinfiammante e sgonfiante con LVS n. 11 nel caso delle mucose orofaringee, e LVS n. 20 in presenza di sinusite e/o mucose dei seni paranasali cronicamente infiammate e gonfie, di almeno 1-2 settimane per 3 volte/d.
Nel caso di un attacco di rinite acuto, si aggiunge LVS n. 22.

Consigli generali:

  • eliminare/ridurre proteine animali, specialmente carni di maiale e latticini
  • alimentazione integrale biologica ricca di vitamine e sali minerali
  • movimento fisico regolare aerobico
  • gestione delle emozioni, in particolare delle aggressioni represse
  • contatti sociali gratificanti

RINITE ALLERGICA – MAHARISHI AYURVEDA

ALLEMAP

immagine ALLEMAP

Fisiologia dell’apparato respiratorio

Effetto fisiologico: Curcuma, Zenzero, Liquirizia, Cannella, Haritaki e Yavani agiscono favorevolmente sulla funzione digestiva. Zenzero, Cannella e Bibhitaki promuovono la regolarità del transito intestinale. Curcuma, Amalaki e Haritaki coadiuvano la funzione epatica.

La Tradizione Ayurvedica: Secondo la cultura ayurvedica questo preparato avrebbe la capacità di agire favorevolmente sul sistema immunitario, coadiuvare la funzione fisiologica della digestione, influendo favorevolmente sui naturali processi di eliminazione delle scorie; favorire la naturale eliminazione delle impurità organiche; assecondare le funzioni fisiologiche del fegato; permettere un corretto svolgimento della funzione fisiologica della respirazione non solo durante la stagione dei pollini ma, durante tutto l’anno.

UDANAMAP

immagine Udanamap

Fisiologica idratazione delle vie aeree

Effetto fisiologico: Vasa e Liquirizia agiscono favorevolmente sulla fluidità delle secrezioni bronchiali; Vidarikand agisce favorevolmente sulla funzionalità delle prime vie respiratorie.

La Tradizione Ayurvedica: Secondo la cultura ayurvedica questo preparato avrebbe la capacità di favorire il naturale mantenimento della carica energetica e promuove, inoltre, la funzione fisiologica dell’organo dell’udito e del cuore. Favorisce le funzioni fisiologiche dell’intestino.

 

BOL D’AIR JACQUIER

Come usare il burro ghee nelle ricette di tutti i giorni

ll burro ghee è un alimento benefico per le nostre articolazioni e per il sistema cardiovascolare

Cos’è il burro ghee?

Sappiamo che consumare burro prodotto da latte vaccino non fa bene alla salute, perché ricco di grassi saturi e lattosio. Quello che ancora pochi sanno è che dal burro tradizionale è possibile ricavare il burro ghee.

Il burro ghee è un alimento che dà grossi benefici e può essere introdotto nelle nostre diete per la composizione di molte ricette.

Il burro ghee si ottiene dal burro tradizionale (meglio se biologico): è necessario tenere a bagnomaria il burro per almeno 2 ore, il burro si scioglie e forma in superficie uno strato bianco (composto prevalentemente da lattosio). Questo strato bianco schiumoso viene eliminato e rimane un liquido color oro che viene poi messo in un vasetto e lasciato raffreddare.

Una volta che il composto si è solidificato, non è necessario tenere il burro ghee in frigo, basta conservarlo in un luogo fresco ed asciutto.

3 ricette con il burro ghee

Fagioli neri in insalata di rucola

  • 400 gr di fagioli neri
  • 2 mazzetti di rucola
  • Sale, pepe, curcuma, cumino

Riscaldare una padella antiaderente e buttare all’interno i fagioli neri già cotti, con l’aggiunta di un bicchiere di acqua. Farli bollire un paio di minuti, aggiungere sale marino integrale, curcuma, cumino, pepe e lasciare insaporire un altro minuto. Abbassare la fiamma e aggiungere un cucchiaio di burro ghee. Quando il burro ghee si è amalgamato, servire su un letto di rucola condita a piacere.

Pan di spagna a basso indice glicemico

  • 150 grammi di farina di mandorle
  • 2 uova
  • 60 grammi di zucchero di cocco integrale
  • 1 cucchiaino raso di bicarbonato
  • ½ cucchiaino di vaniglia in polvere
  • 60 grammi di burro ghee

Montare a neve gli albumi e lasciarli riposare. Unire il tuorlo d’uovo allo zucchero di cocco e montare il composto. Aggiungere il burro ghee e miscelare bene. Aggiungere la farina di mandorle, poi la vaniglia in polvere e il bicarbonato. Infine gli albumi montati a neve. Infornare per circa 20 minuti in forno a 180°

Bocconcini di pollo bio con burro ghee e curcuma

  • Petto di pollo biologico
  • 2 cucchiai di burro ghee
  • Curcuma, pepe
  • 2 cucchiai di crema di sesamo

Tagliare a tocchetti piccoli il petto di pollo. In una padella antiaderente mettere 2 cucchiai di burro ghee, curcuma e pepe. Non appena è caldo, aggiungere i tocchetti di pollo e farli rosolare a fuoco basso. A fine cottura aggiungere la crema di sesamo e aspettare che il pollo formi una leggera crosticina croccante.

Rasayana: per rafforzare la Mente e il Corpo

Rasayana, un pilastro fondamentale della scienza ayurvedica, è la scienza che ci insegna a preservare e mantenere la nostra saluta anche in età avanzata. Non solo aggiunge anni alla vita, ma soprattutto vita agli anni

Gli  antichi testi definiscono il Rasayana come ciò che “…ha per suo scopo il prolungamento della vita umana, la freschezza e il ringiovanimento della memoria e degli organi vitali dell’uomo. […] ricette che rendono l’uomo in grado di trattenere la sua virilità e il suo vigore giovanile fino ad età avanzata e che servono generalmente a rendere il sistema umano invulnerabile alle malattie e alla decadenza” (Sushruta Sutra, I).

Rasayana della Maharishi Ayurveda, preziose ed antiche formulazioni utilizzate per ravvivare l’intelligenza e portare equilibrio al livello più profondo della mente e del corpo, utilizzando l’intelligenza della natura contenuta nelle piante.

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Othadam

Il massaggio Othadam (tamponamento a caldo a secco) è una variante del Pindasweda. Ha un effetto terapeutico delicato, tridoshico e aromatico. E’ un tamponamento tiepido con sacchetti contenenti composti erbali e floreali, spezie, polveri o farine di cereali. Questo trattamento fa sudare molto ed ha proprietà rilassanti, depurative, antidolorifiche. L’ Ayurveda usa gli Othadam per dare sollievo in particolari circostanze quali: insonnia, crampi mestruali, stitichezza, mal di schiena, artrosi, colite, eccesso di liquido, raffreddore e sinusite.
Come poco sopra ho detto, il calore permette ai pori della pelle di dilatarsi e per questo motivo, spesso li utilizzo anche per i trattamenti al viso. 
Minuscoli boli all’interno dei quali, asseconda del tipo di pelle da trattare, unisco impacchi diversi di polveri e fiori con proprietà lenitive e nutrienti, rinfrescanti e decongestionanti o purificanti. 

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