Evitare lo stress da geopatia è possibile con alcuni accorgimenti in casa.
Il principale è quello di evitare le zone disturbate da campi elettromagnetici, per esempio spostandovi dei mobili.
Un altro consiste nell’applicare dei materassini di sughero sotto tutta la superficie del letto, per deviare i raggi nocivi almeno durante il sonno.
È utile anche posizionare accanto al letto un pezzo di allume di rocca (buono anche per l’igiene personale) che andrà sciacquato ogni giorno sotto l’acqua corrente, avendo cura di non metterlo sotto il letto perché peggiorerebbe la situazione.
Il sonno è la fase più esposta allo stress geopatico e allo stress elettromagnetico perché ci vede inermi in balia delle onde elettromagnetiche, sia quelle generate da fattori esterni legati all’attività umana (cavi e fili elettrici, compresi quelli nascosti nei muri, elettrodomestici e dispositivi vari…) sia quelle generate da una geopatia vera e propria connessa alla presenza di condizioni particolari nel sottosuolo.
È dimostrato che il corpo umano, per potersi liberare dalle tossine durante il sonno, necessità di condizioni alcaline. I campi elettromagnetici invece aumentano l’acidità, cioè la situazione opposta.
Dalla profondità della Terra proviene una radiazione naturale che nella normalità non disturba l’attività degli esseri viventi, uomini, animali e piante.
Questa radiazione però diventa nociva quando incontra i campi elettromagnetici, anche se deboli, creati da vene d’acqua o crepe sotterranee o da certe concentrazioni minerarie.
Quando questo avviene si parla di geopatia e la conseguenza dell’esposizione è uno stress geopatico che si può manifestare in mal di testa, incubi, insonnia, stanchezza e depressione, crampi e tensione oculare.
Gli animali hanno una sensibilità accentuata nei confronti delle radiazioni telluriche e il loro comportamento è da sempre considerato rivelatore della presenza di geopatie.
I pastori, soprattutto quelli di una volta, sanno che gli animali al pascono tracciano dei sentieri di sicurezza per evitare zone geopatiche, ed è risaputo che gli allevatori e i contadini di una volta guardavano il comportamento degli animali prima di decidere dove costruire la fattoria.
Gli animali però hanno reazioni diverse.
Del vostro cane vi potete fidare: le sue zone preferite in casa saranno quelle libere da irraggiamenti nocivi.
Attenti invece al gatto, che va interpretato al contrario: questo animale ama le sollecitazioni sotterranee e se ve lo ritrovate sempre nello stesso punto del letto forse è il caso di cambiare posizione.
Anche la flora, secondo alcuni studiosi, può rivelare l’esistenza di condizioni di stress geopatico. Alberi contorti, mancanza di frutti o la tendenza di alcune piante a essere colpite dai fulmini sono i sintomi più noti.